lunedì 21 maggio 2007

I PERICOLI DEL TRAFFICO

"Intervista a Donato Colacicco, un esperto del traffico cittadino"

iFurbettini: Ci racconti di lei e del suo lavoro.
D.C: Mi chiamo Donato Colacicco, sono un conducente di autobus che da 18 anni svolge questo lavoro. Ho scelto questo mestiere perché mi piace guidare e poi perché sono sempre a contatto con la gente, non è sicuramente un lavoro monotono.
iFurbettini: Quali consigli può dare a chi si sta preparando per il patentino?
D.C: Il mio consiglio è di studiare bene il codice della strada, di metterlo in atto con attenzione e soprattutto di guardare quello che fanno gli altri utenti della strada, poiché avere la precedenza purtroppo non assicura l’incolumità.
iFurbettini: Quali sono le situazioni che ritiene più pericolose nel traffico?
D.C: La disattenzione della gente è il pericolo numero uno, siano essi pedoni o automobilisti.
iFurbettini: E' necessario o inutile muoversi in macchina se si è soli?
D.C: Dipende dalle necessità o dai bisogni, comunque credo sia inutile.
iFurbettini: Come si comportano i guidatori in città?
D.C: Con molta anarchia, poco rispetto per le regole e poco buonsenso. La principale regola per i guidatori purtroppo è la fretta.
iFurbettini: Qual è la sua opinione sul traffico cittadino dei giorni nostri?
D.C: E’ caotico, frenetico ma almeno per quanto riguarda Trieste, ancora vivibile.
iFurbettini: Cos'è cambiato negli anni?
D.C: E’ cambiato sicuramente il numero di veicoli circolanti, motorini per primi. Ormai il numero di automobili e di motorini è cresciuto, la città è sempre la stessa.
iFurbettini:Come dovrebbe essere la città del futuro?
D.C: La città del futuro dovrebbe avere isole pedonali più grandi, soprattutto in centro, veri assi di scorrimento veloci che attraversino la città e, soprattutto un maggior numero di parcheggi, possibilmente a prezzi più ragionevoli ed in punti di interscambio con i mezzi pubblici.
iFurbettini: La ringraziamo per il tempo che ci ha regalato e buon lavoro!